Il Mantra Yoga è una pratica meditativa con una finalità puramente spirituale. La traduzione della parola ‘Mantra’ potrebbe essere ‘salvare la mente dalla sofferenza e dalla malattia’ e, andando più in profondità, vediamo che è composta dalla combinazione di due suffissi che nella lingua sanscrita hanno vari significati:

MAN’ che significa mente, pensiero, intelletto, atto del pensare, respiro, anima
TRA’ che significa che libera, che compie, che agisce, che protegge.

La parola ‘Yoga’ deriva dalla radice sanscrita ‘YUG’ che significa ‘unire, legare assieme, dirigere e concentrare l’attenzione’ ma anche ‘soggiogare’ nel senso di disciplinare l’intelletto, la mente, le emozioni, la volontà in funzione del raggiungimento di un equilibrio di tutte le parti inteso come riconnessione della nostra anima con l’universo.
Nell’immobilità della pratica meditativa possiamo percepire di essere già in profondo collegamento col tutto e possiamo rendere viva l’intenzione di trascendere quel senso buio di separazione, insito nella dualità del piano terreno, con un atto di volontà che passi attraverso la parola e il suono.

In occidente la pratica del mantra come tecnica spirituale è quasi del tutto sconosciuta sebbene nel nostro sistema economico-industriale si utilizzi scientemente la ripetizione pubblicitaria come forma di manipolazione subconscia. Abbiamo a che fare tutti i giorni con la diffusione più o meno occulta di messaggi atta ad inculcare un bisogno o un’aspirazione nel soggetto a scopi commerciali o politici ed in poche parole, anziché risvegliare l’essere divino negli uomini, si usa la stessa tecnica per creare dipendenze da consumo o strutture di pensiero massificate.

Nella pratica dei mantra la ripetizione cantata o recitata della formula si fà in genere prima ad alta voce per poi diminuire gradualmente d’intensità fino a divenire un sussurro e infine proseguire solo mentalmente. Si raggiunge così uno stato di profonda calma che risulta evidente proprio alla fine del canto nel silenzio della meditazione, una condizione generale di quiete dovuta al fatto che abbiamo ‘disinnescato’ i normali processi mentali e le preoccupazioni non attraverso lo sforzo (spesso inutile) di fermarli o controllarli, ma semplicemente sostituendoli con l’attività di concentrazione sulle parole del mantra mettendo
in pratica l’antico sistema del ‘chiodo scaccia chiodo’!

Questo è un estratto dalla dispensa che viene data ai partecipanti al corso.

Leggi la dispensa
Mantra Yoga
Il ‘Mantra Yoga’ è una pratica spirituale che prevede la ripetizione prolungata di una formula sacra.

Nelle tradizioni orientali l’iniziazione di un discepolo viene spesso suggellata dal Guru con la trasmissione di un mantra vincolato dalla segretezza quale tramite vivente del loro legame eterno. L’origine di questa tradizione si perde nella notte dei tempi tanto che alcuni mantra, i più diffusi in oriente, col tempo sono diventati formule rituali, preghiere di uso quotidiano, un po’ come i nostri ‘Padre nostro’ ed ‘Ave Maria’ da recitare col rosario, per intenderci.

I mantra della tradizione orientale hanno però resistito al passaggio delle epoche e la loro caratteristica è di non essere mai stati ‘riadattati’ ai cambiamenti del linguaggio. Pur di non perdere il vigore della sacra vibrazione contenuta nei testi originali infatti, dopo millenni di storia, i mantra vengono ancora recitati in sanscrito, la lingua dei Veda dell’India antica.

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In occidente la pratica del mantra come tecnica spirituale è quasi del tutto sconosciuta sebbene nel nostro sistema economico-industriale si utilizzi scientemente la ripetizione pubblicitaria come forma di manipolazione subconscia. Abbiamo a che fare tutti i giorni con la diffusione più o meno occulta di messaggi atta ad inculcare un bisogno o un’aspirazione nel soggetto a scopi commerciali o politici ed in poche parole, anziché risvegliare l’essere divino negli uomini, si usa la stessa tecnica per creare dipendenze da consumo o strutture di pensiero massificate.

La tecnica funziona, quindi, a prescindere dall’uso che se ne fa, ma tutta questa massa di messaggi in cui siamo costantemente immersi si rivela essere inutile o addirittura dannosa quando si crea un ‘troppo pieno’ mentale e di conseguenza uno stato di irrequietezza ed agitazione inconsce difficili da eliminare quando cerchiamo per esempio di calmare la mente. Cantare i mantra tradizionali funziona come un depurativo naturale per la mente, le vibrazioni risananti si sostituiscono al carosello di tutti questi pensieri innestati dall’ambiente interrompendone l’effetto negativo e ansiogeno.

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Il Mantra Yoga è una forma meditativa con una finalità puramente spirituale. La traduzione della parola ‘Mantra’ potrebbe essere ‘salvare la mente dalla sofferenza e dalla malattia’ e, andando più in profondità, vediamo che è composta dalla combinazione di due suffissi che nella lingua sanscrita hanno vari significati:
MAN’ che significa mente, pensiero, intelletto, atto del pensare, respiro, anima
TRA’ che significa che libera, che compie, che agisce, che protegge.

La parola ‘Yoga’ deriva dalla radice sanscrita ‘YUG’ che significa ‘unire, legare assieme, dirigere e concentrare l’attenzione’ ma anche ‘soggiogare’ nel senso di disciplinare l’intelletto, la mente, le emozioni, la volontà in funzione del raggiungimento di un equilibrio di tutte le parti inteso come riconnessione della nostra anima con l’universo.

Non siamo entità isolate l’una dall’altra senza possibilità di comunicare se non attraverso i sensi e non si tratta di inseguire qualcosa o emulare qualcuno, ma di sperimentare la potente espansione dell’essere centrati e in unione con l’ambiente e con il nostro prossimo: il concetto alla base dello yoga è tutto qui!

Nell’immobilità della pratica meditativa possiamo percepire di essere già in profondo collegamento col tutto e possiamo rendere viva l’intenzione di trascendere quel senso buio di separazione, insito nella dualità del piano terreno, con un atto di volontà che passa attraverso la parola e il suono.

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Nella pratica dei mantra la ripetizione cantata o recitata della formula si fà in genere prima ad alta voce per poi diminuire gradualmente d’intensità fino a divenire un sussurro e infine proseguire solo mentalmente.

Si raggiunge così uno stato di profonda calma che risulta evidente proprio alla fine del canto nel silenzio della meditazione, una condizione generale di quiete dovuta al fatto che abbiamo ‘disinnescato’ i normali processi mentali e le preoccupazioni non attraverso lo sforzo (spesso inutile) di fermarli o controllarli, ma semplicemente sostituendoli con l’attività di concentrazione sulle parole del mantra mettendo in pratica l’antico sistema del ‘chiodo scaccia chiodo’!